Nei documenti una navigazione tra le carte per conoscere le attività del dirigente politico e
sindacale, come funzionario della Federterra, responsabile giovanile della Cgil e del Pci,
dirigente della Camera confederale del Lavoro, poi Segretario Regionale della Cgil e del Pci
siciliano, dal 1969 membro della direzione nazionale del partito comunista e poi deputato,
prima del rientro nel 1981 a Palermo dove assume l'incarico di segretario regionale del Pci.
E la sua attività nelle istituzioni locali, prima nel Consiglio comunale di Palermo, dove viene
eletto nel 1952, poi per due legislature membro dell’Assemblea regionale siciliana, dal 1963 al
1971.
Nel partito e nel sindacato (1945-1982)
Le carte dell’archivio La Torre
conservate presso l’Istituto
Gramsci siciliano e quelle
provenienti dall’Archivio Pci
conservato dalla Fondazione
Istituto Gramsci di Roma
Il consiglio comunale di Palermo: interventi e discorsi (1952-1966)
Nel 1952 Pio La Torre fu eletto per la prima volta al Consiglio comunale di Palermo, di cui continuerà
a far parte fino al 1966. In quella sede della rappresentanza politica cittadina, proseguì il suo lavoro in
difesa dei diritti di tutti i lavoratori e di denuncia delle interferenze fra interessi economici, sfera politica
e criminalità mafiosa. Il suo impegno su questi temi trova pieno riscontro nei suoi principali interventi
in Consiglio comunale raccolti in questa sezione.
L'Assemblea Regionale Siciliana (1963-1971)
Nella sezione sono compresi i discorsi tenuti da Pio La Torre all'Assemblea Regionale nella V e nella VI
legislatura regionale, dal 1963 al 1971. Attraverso questi interventi egli traccia un modello di sviluppo
industriale della Sicilia e rinnova, nella sede parlamentare regionale, il proprio impegno nella battaglia
contro le irregolarità amministrative e politiche nella società siciliana e le interferenze della criminalità
mafiosa.