Nel maggio 1972 Pio La Torre fa il suo ingresso alla Camera dei deputati, dove resterà per
tre legislature (VI, VII e VIII) partecipando ai lavori delle Commissioni permanenti Bilancio
e Agricoltura, della Commissione parlamentare per l'esercizio dei poteri di controllo sulla
programmazione e sull'attuazione degli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno e
della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia.
Fra le iniziative di maggiore importanza del suo impegno parlamentare nazionale rientra la
presentazione, come primo firmatario, di una proposta di legge recante “Norme di prevenzione
e di repressione del fenomeno della mafia e costituzione di una Commissione parlamentare
permanente di vigilanza e controllo” (Atto Camera n. 1581, del 31 marzo 1980). Da quella
proposta trarrà origine la legge 13 dicembre 1982 n. 646 (c.d. legge Rognoni-La Torre) che
introdusse nel codice penale l’articolo 416 bis sul reato di associazione di tipo mafioso e sulle
misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.
La Camera dei Deputati: discorsi, interventi, interrogazioni, interpellanze, mozioni, proposte di legge (1972-1982)
Pio La Torre viene eletto alla Camera dei deputati per tre legislature, dalla VI alla VIII, sempre
nella circoscrizione di Palermo nelle liste del Partito comunista italiano. Nel corso della VI
Legislatura fa parte della V Commissione bilancio e programmazione, della Commissione
parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia e della Commissione
parlamentare per l'esercizio dei poteri di controllo sulla programmazione e sull'attuazione
degli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno. Nella VII entra a far parte della V
Commissione bilancio e programmazione, prima di passare alla XI Commissione Agricoltura
e foreste, e della Commissione parlamentare per l'esercizio dei poteri di controllo sulla
programmazione e sull'attuazione degli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno.
Nell’VIII Legislatura è membro prima della XI Commissione Agricoltura e foreste e poi della VII
Commissione Difesa.
La Commissione parlamentare antimafia: interventi e discorsi (1972-1976)
Pio La Torre fa parte della Commissione parlamentare sul fenomeno della mafia in Sicilia nella
VI legislatura, dal 22 febbraio 1973 al 4 luglio 1976. In quella sede porta il proprio contributo di
approfondimento sui temi politici, sociali, economici e giudiziari di prevenzione e contrasto alla
criminalità mafiosa.
In questa sezione sono pubblicati, per la prima volta in formato digitale, i resoconti dei suoi
interventi durante i lavori della Commissione ed i testi dei due principali documenti di cui fu
autore, in collaborazione con altri colleghi deputati e senatori componenti della Commissione.
La legge Rognoni-La Torre
La legge n. 646, del 13 settembre 1982, nota come legge "Rognoni-La Torre", introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.
Il testo normativo traeva origine da una proposta di legge presentata alla Camera dei deputati il 31 marzo 1980 (Atto Camera n. 1581), che aveva come primo firmatario l'on. Pio La Torre ed alla cui formulazione tecnica collaborarono anche due giovani magistrati della Procura di Palermo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
In questa sezione sono raccolti gli atti e i resoconti delle discussioni parlamentari relative all’approvazione della proposta di legge. La bibliografia offre un’ampia serie di riferimenti a monografie e saggi per conoscerne meglio i contenuti ed il valore innovativo nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata.