Pio La Torre fa parte della Commissione parlamentare sul fenomeno della mafia in Sicilia nella
VI legislatura, dal 22 febbraio 1973 al 4 luglio 1976. In quella sede porta il proprio contributo di
approfondimento sui temi politici, sociali, economici e giudiziari di prevenzione e contrasto alla
criminalità mafiosa.
In questa sezione sono pubblicati, per la prima volta in formato digitale, i resoconti dei suoi
interventi durante i lavori della Commissione ed i testi dei due principali documenti di cui fu
autore, in collaborazione con altri colleghi deputati e senatori componenti della Commissione.
Documenti e relazioni
Viene qui pubblicato l’intero testo presentato dalla Commissione a conclusione dei propri
lavori in quella legislatura, composto da quattro documenti: la Relazione di maggioranza
predisposta dal Presidente della Commissione, senatore Carraro, la Relazione del senatore
Zuccalà sull’argomento specifico del traffico mafioso di tabacchi e stupefacenti e sui rapporti
tra mafia e gangsterismo italo- americano, la Relazione di minoranza firmata dai deputati
La Torre, Benedetti, Malagugini, Terranova e dai senatori Adamoli, Chiaromonte, Lugnano,
Maffioletti e l’altra Relazione di minoranza, dei deputati Nicosia e Niccolai e del senatore
Pisanò.
Interventi e discussioni
In questa sezione sono disponibili i materiali che la Commissione ritenne di rendere pubblici
in quanto erano serviti come fonte di notizie o di valutazione per tutte le proposte di relazione
sottoposte alla votazione finale, nonché i processi verbali delle sedute della Commissione; di
tutte le sedute dell'Ufficio (Consiglio) di Presidenza nella V Legislatura, nonché delle sedute
dello stesso organo nella IV Legislatura che si fossero concretate nello svolgimento di attività
istruttorie.
Fra i documenti pubblicati è inserita anche il testo predisposto dal deputato Pio La Torre,
con la collaborazione del senatore Alessandro Agrim, presentato alla Commissione nella
seduta del 30 ottobre 1975, che riguarda “le misure suscettibili di incidere sulle strutture socio-
economiche siciliane”.